Nonostante il Covid-19 abbia allungato i tempi, anche quest’anno l’assemblea di bilancio sarà celebrata, presso la Cascina La Goliarda a Curatone, giovedì 23 luglio 2020 ore 19:30. Non sarà però la solita assemblea di aridi numeri, ma un inizio di una nuova storia.

Non è una frase retorica. Alce Nero, già prima che il covid-19 ci costringesse ad un terribile lock down, aveva avviato un percorso di riorganizzazione. I motivi principali li ricordo:

  1. Il gruppo dei soci, dopo la fusione con LaCoSa e dopo l’affitto di ramo di azienda di Sol.Co. Trasporti, è diventato disomogeneo, con storie personali e di gruppo diverse e con aspettative nei confronti del lavoro e della impresa sociale presso cui si lavora, alle volte contrastanti.
  2. La perdita di alcuni appalti e l’avvio di servizi e progetti nuovi da gestire, hanno sollecitato il bisogno di rivedere il Piano strategico della cooperativa. E questo non lo possono fare i soli dirigenti nelle proprie stanze segrete. C’è bisogno di condividerlo con riunioni e discussioni.

In seguito a tutto questo il covid-19 ha creato un problema economico a moltissime imprese, tra cui anche ad Alce Nero che si è dovuta fermare per tre mesi quasi completamente.
Tra l’altro, chi ha continuato a lavorare lo ha fatto rischiando molto del proprio, vedendo altre categorie professionali con analoghe mansioni (insegnanti ad esempio), battere in ritirata a motivo di un rischio che altri hanno corso per loro.

Oggi Alce Nero, più che mai, è dei suoi soci, di chi vuole tirarsi su le maniche per decidere quale cooperativa vuole che sia quella dove lavora, quali investimenti ritiene giusto fare, quali amministratori vorrà eleggere.

La prossima assemblea dovrà votare il bilancio, che presenterà una perdita sull’anno, ma che avrà un patrimonio più grande. Dovrà votare anche il bilancio di responsabilità sociale.

La prossima assemblea dovrà fare una riflessione sui propri amministratori. Lo scorso mese Evita Bevilacqua e Luca Zanardi, per motivi diversi, hanno rassegnato le loro dimissioni dal CDA e in assemblea dovremo decidere se eleggere due nuovi consiglieri oppure rimanere a cinque. È solo il caso di rilanciare a tutti la richiesta di disponibilità a fare parte del CDA in questo periodo di vita di Alce Nero o nel prossimo futuro.

L’assemblea non dovrà eleggere il collegio sindacale perché le nuove norme consentono una proroga. E quindi questo punto dell’odg non sarà trattato.

Da ultimo l’assemblea dovrà decidere se continuare a riconoscere ai consiglieri il gettone di presenza al CDA oppure no.

Ma la parte più importante dell’assemblea, oltre alla cena che ci farà re-incontrare di nuovo dopo alcuni mesi, saranno i passi di futuro che andremo a disegnare.

Un saluto cordiale

Il Presidente
Marco De Pietri